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Contabilità semplificata: principio di cassa

09 gen 2017

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Da quest’anno il regime di contabilità semplificata subirà una sostanziale modifica in quanto la sua adozione comporterà l’applicazione (automatica) del principio di cassa, in luogo di quello di competenza.

Con il criterio di cassa, i costi verranno riconosciuti se effettivamente sostenuti (pagati) e i ricavi saranno resi imponibili se effettivamente incassati.

Una contabilità che di semplificato ha ben poco!

Dal punto di vista contabile il criterio di cassa, oltre alla tenuta dei registri IVA, dei beni ammortizzabili (ove tenuto), del libro del lavoro (se necessario), comporterà alternativamente l’istituzione dei:

  1. registri cronologici dei ricavi e delle spese, nei quali i componenti devono essere annotati con riferimento alla data di incasso o di pagamento;
  2. registri IVA “integrati”, nei quali verranno annotati i componenti che non hanno avuto manifestazione finanziari nell'anno;
  3. registri IVA con annotazione (registrazione) delle solo fatture incassate e pagate. Una sostanziale coincidenza tra registrato e pagato/incassato.

Adotteranno il regime semplificato i contribuenti i cui ricavi, nell'anno precedente, non hanno superato:

    • 400.000 euro, per imprese con oggetto prestazioni di servizi;
    • 700.000 euro, per imprese esercenti altre attività.

Dal prossimo anno, le soglie saranno ovviamente calcolate, non più tenendo in considerazione i ricavi per competenza, ma i ricavi per cassa.

In luogo del transito “naturale” al nuovo regime semplificato con il criterio di cassa, i contribuenti potranno esercitare l’opzione per l’applicazione del regime contabile ordinario, indicando la scelta nel quadro VO della prossima dichiarazione Iva.